\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \sl240 \f1 \fs24 Dopo un monocolore liberale (1973-75) e una nuova fase di ministeri socialdemocratici (1975-78 e 1979-82 monocolore; 1978
-79 in coalizione, per la prima volta, con i liberali), nel 1982 i conservatori tornarono, per la prima volta dal 1901, alla guida del governo, costituendo un gabinetto di centro-destra, presieduto da P. Schlⁿter, con i liberali, il Centro democratico e
i cristiano-popolari. Tra le ragioni del loro successo (dal 1981 si affermarono come il secondo partito danese) vi erano le difficoltα provocate dalla crisi economica alla tradizionale politica dei socialdemocratici e la perdita di consensi subita da que
sti ultimi in seguito al forte aumento della disoccupazione e ai provvedimenti antinflazionistici adottati tra il 1975 e il 1982. La crescita della polarizzazione politica, indotta dal logoramento dei socialdemocratici e dallÆavvento del governo di centr
o destra, si manifest≥, tra lÆaltro, nel rafforzamento dei socialisti popolari, divenuti negli anni Ottanta il terzo partito del paese. La coalizione di centro-destra, riconfermata come minoritaria dopo le elezioni del 1984 e del 1987, condusse una polit
ica di austeritα riuscendo a ridurre sensibilmente il tasso di inflazione, grazie anche alla mutata congiuntura internazionale, ma la disoccupazione si mantenne elevata e pesanti restarono i passivi nei conti con lÆestero, malgrado gli effetti positivi d
ella crescente estrazione di idrocarburi dal Mare del Nord. La persistenza di un equilibrio politico precario era confermata dalle numerose sconfitte parlamentari della coalizione guidata da Schlⁿter, ripetutamente messa in minoranza sulle questioni di p
olitica estera e della difesa dalla confluenza dei voti radicali (che appoggiavano il governo sui temi economici) con quelli socialdemocratici e socialisti popolari. In particolare, nel 1984 il Folketing bloccava il pagamento dei contributi danesi alla N
ATO per lÆinstallazione degli euromissili e nel 1986 bocciava in un primo momento (gennaio) lÆAtto unico europeo, approvandolo (maggio) soltanto dopo il pronunciamento favorevole di un referendum popolare consultivo.
